lunedì 7 febbraio 2011

saggio breve

Ho indicato i passi critici o gli errori, con il corsivo o il neretto, qui di seguito. Spesso si tratta di un errato uso del lessico e della sintassi, o di frasi riprese dai documenti ma citate senza che se ne capisca molto il senso. Più in generale sembra che Jessica abbia usato i documenti un po' a caso, senza individuare una tesi da sviluppare. In effetti è la cosa più difficile in un saggio breve. Se non capite bene i documenti, è importante evitare l'errore di imbarcarsi in quel saggio breve. Del resto questo compito era obbligatorio...
Ringrazio Jessica per averlo postato, poiché ci dà la possibilità di riflettere.
A PROPOSITO: DI FREQUENTE SCRIVETE IL VERBO "DA" SENZA ACCENTO, NONCHE' I NOMI DEI SECOLI CON LA MINUSCOLA. SONO BRUTTI ERRORI ORTOGRAFICI!
PROF. R.
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SAGGIO BREVE : La figura dell’ intellettuale tra la fine del Settecento e i primi dell’Ottocento
04/02/2011 Santa Marinella
Giornalino della scuola

La figura dell’intellettuale tra la fine del Settecento e i primi dell’Ottocento viene considerata per molti scrittori una figura molto particolare, nel senso che ciò che gli scrittori componevano rispecchiava i lori stati d’animo e la loro personalità. Come infatti spiega il giornalista Cesarani ,che ormai l’opinione acquisita tra gli studiosi di Ugo Foscolo è che nel romanzo si manifesta la crisi di quel progetto di rifondazione culturale e politica,e che l’ Ortis ha un carattere di testimonianza non a causa degli espliciti rimandi alle circostanze esterne ,quanto perché le riproduce simbolicamente nel racconto.
Analizzando le ultime lettere di Jacopo Ortis si può individuare un passaggio fondamentale per Foscolo e ciò che pensa dell’intellettuale, affermando:” In tutti i paesi io ho veduto gli uomini sempre di tre sorta: i pochi che comandano; l'universalità che serve; e i molti che brigano” ed egli non appartiene a nessuna di queste tre classi”.
Ma anche Goethe noto scrittore ci fa a conoscenza che gli intellettuali non vogliono avere a che fare con la passione ebbrezza e la pazzia,ma e’ il primo a confermare di averle provate entrambe scrivendo:” poiché nel mio piccolo sono riuscito a comprendere che tutti gli uomini straordinari i quali hanno compiuto qualcosa di grande, qualcosa che varcava i limiti delle nostre possibilità, sono sempre stati diffamati come ubriachi e pazzi”.
Mentre il brano preso "Dal testo alla storia dalla storia al testo" ci da una visione di quel periodo di ciò che era il modello dell’intellettuale e lo definisce un eroe romantico, spiegando il forte conflitto che ha con l-artista e il contesto sociale in conseguenza delle trasformazioni in atto. E la declassazione del ruolo dell’intellettuale con la fine della società aristocratica e di corte, il trionfo dei valori borghesi quali l’utile,il profitto, il calcolo razionale e la produttività.
La maggior parte di queste testimonianze ci possono far notare che l’intellettuali di quell’epoca erano abbastanza in crisi con loro stessi,come se si allontanassero dalla società per non abbandonare le proprie idee.

1 commento:

  1. N.B.Premetto è il mio primo saggio breve quindi accetto tutti i consigli

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