giovedì 10 febbraio 2011

Piccola relazione

Il gruppo è riuscito -contro ogni aspettativa- a trovare moltissime informazioni e, soprattutto, moltissimi dati interessanti ed attendibili (la fonte principale è l'agenzia europea Eurostat) grazie ai quali sarà possibile realizzare un lavoro completo e più dettagliato di quanto sperassimo inizialmente. Meno sorprendente è stata, invece, la lettura dei dati che ha confermate in pieno le nostre aspettative e,forse, un po' le ha anche deluse...


comunque, tra un grafico e una manifestazione di disappunto, avevo iniziato ad organizzare su foglio uno schema più dettagliato del progetto, come richiesto dalla professoressa e mi sono presa la libertà di concluderne alcuni punti a casa (anche se poi ne discuteremo meglio e con più tempo insieme!) e lo pubblico qui di seguito:




RAPPORTI ITALIA-UE:


SCUOLA E LAVORO -----> Strategia di Lisbona >raccolta dati




>obiettivi raggiunti in Italia


>obiettivi raggiunti in Europa


-la scuola italiana fornisce una preparazione adeguata e competitiva a livello europeo?


-ripercussioni sul mondo del lavoro >laureati (Italie e media UE)


>disoccupati



ENERGIE RINNOVABILI----->diffusione in Italia e in Europa >uffici ecocompatibili


>applicazioni in ambito scolastico

-cause per cui in Italia, nonostante l'abbondanza di risorse, l'uso di energie alternative sia poco conveniente e, quindi, poco diffuso



PRODUTTIVITA'-----> influenza da parte della UE sulla produzione in Italia


-ripercussioni sul mondo del lavoro


-crisi delle botteghe artigiane in Italia


-fatti di attualità ----> rivolta dei pastori in Sardegna



Questo è quello a cui avevo pensato; per Jessika e Filippo: fatemi sapere se avete altre idee o se volete togliere qualcosa che non vi interessa!!!



1 commento:

  1. Sono convinta che riuscirete a fare un bel lavoro, le premesse ci sono tutte!
    A proposito: ripensavao a quella tabella trovata da Filippo sui brevetti.
    Secondo me non è possibile che non ci siano state nuove invenzioni negli ultimi anni...
    Forse è cambiato lo statuto giuridico dei brevetti, o qualcosa del genere, o forse c'è un'altra ragione che non conosciamo per cui le nuove invenzioni non finiscono più in quella statistica.
    Insomma: io sarei curiosa.

    RispondiElimina