Si può vivere senza conoscere Ovidio. Senza conoscere la storia di Eco, e perché si dice "Narcisista". Si può avere paura dei ragni, senza pensare ad Aracne, e guardare un girasole senza pensare alla ninfa innamorata e gelosa, che si lascia morire per amore. Si può condire l'arrosto con l'alloro senza pensare al mito, ad Apollo che insegue Dafne, nel disperato tentativo di farsi amare ("tu non sai chi sono io").
Si può, ma se invece si conosce tutto questo, le cose non hanno forse più sapore, persino l'arrosto?
Per la sua felicità,e dopo questa mattina passata a Roma, ho purtroppo capito di quanto siamo ignoranti, e di quant'è importante conoscere e sapere la storia, la letteratura italiana e latina! Dal momento che di ciò che è stato detto alla conferenza noi conoscevamo solo 1 decimo, ed ho capito quant'è importante orientarsi a 360° gradi,o per lo meno conoscere ciò di cui le persone ti parlano.
RispondiEliminaHai scritto senza errori.
RispondiEliminaE questa è una mia felicità, e spero anche un po' la tua.
Per il resto, sono felice per voi; il desiderio di conoscere è una spinta pontente, e bellissima.
In effetti il sapere da un sapore decisamente alle cose, anche se dipende da noi voler o non voler sapere, cioè studiare!
RispondiEliminaRiguardo quello che ha detto Jessika sono d'accordo, però è pure vero che siamo entrati a conferenza già iniziata e sono stati citati poeti e storici che non conoscevamo. Secondo poi, per la relazione su Foscolo e Manzoni, c'è un problema, perché siamo andati via quando avevano iniziato a parlarne da poco e quel poco che abbiamo sentito era già stato studiato. Infatti nessuno di noi ha niente da scrivere, se non le cose che già sappiamo. Quindi come dobbiamo fare?
Sono pienamente d'accordo con quello che dice Giulia!Anche io infatti non so proprio come fare a scrivere la relazione,dato che si può dire che non ho preso appunti significativi. Ci dia dunque lei delle direttive.
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