lunedì 7 febbraio 2011

"Chi parla male, pensa male" (figuriamoci chi scrive male?)


La citazione è di Nanni Moretti. La parentesi è la mia. In realtà io credo che scrivere bene sia difficile, esattamente come cucire un bel vestito: un misto di talento e artigianato puro.
Ma come una volta le ragazze andavano "ad imparare a cucire", imparare a scrivere si può, ma per rispondere a Jessica:
1) bisogna essere sereni rispetto ai propri limiti, o talenti
2) bisogna continuare a sforzarsi, esercitarsi E IMPARARE LE REGOLE grammaticali, IMPARARE LE PAROLE DELLA LINGUA SCRITTA, CIOE' LEGGERE
3) UNA VOLTA IMPARATE LE REGOLE E LE PAROLE, bisogna controllare l'errore
4) LAVORARE SUI CONTENUTI - Ricordate la proporzione: per dire bene 10, devo sapere 100. Cioé: è fondamentale informarsi, leggere, studiare.
5) SCEGLIERE LA SEMPLICITA'. Avere in testa molte idee, e dirle senza pretese di strafare.

Metto di seguito il file che avevo preparato per la correzione collettiva dei temi.
Sono riportati alcuni errori esemplificativi
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CORREZIONI TEMI GENNAIO 2001 – IV (Scrivere bene è difficile)
PREMESSA
“ E’ noto infatti come la correzione delle prove scolastiche di italiano, in particolare di quelle scritte, sia più labile e tendenzialmente benevola di quel che avviene rispetto a discipline come matematica, latino, lingua straniera”
(Luca Serianni- L’ora di Italiano – Laterza)



“Le considerazioni qui condotte traggono i dati di riferimento dalla “Rilevazione degli apprendimenti” svolta dall’INVALSI sugli esiti delle prime prove di Italiano degli esami di Stato dell’a.s. 2008/2009 […] Il punteggio medio dato dai correttori è stato di 9,4/15 nella competenza testuale e in quella grammaticale: e 9.2/15 nella competenza ideativa e lessicale- semantica. Siamo, in termini assoluti, in piena emergenza”
(Dossier della Rivista “Insegnare” – “
Che italiano insegniamo” a cura di Mario Ambel)

COMPETENZA TESTUALE E GRAMMATICALE
a. Ebbene sì, ancora errori ortografici

- Un epistola
- Da una descrizione (nel senso del verbo!)
- La strage degli apostrofi e accenti innocenti (perche – cosi – po – piu – gia – cio - se
- Cè(!!)
- Igenici
- e (nel senso del verbo)
- settecento e ottocento
- ne (nel senso della congiunzione avversativa)

b. Pronomi per caso
- Il cui loro unico dovere
- Una tunica lunga che gli copriva (riferita a una donna)
- La donna romana era emarginata dalla società antica, gli venivano vietate molte cose
- Questo perché è l’uomo che con la sua (di chi?n.d.r.) cerca di devastare l’immagine della donna
- Un altro aspetto importante è quello dell’odore, il quale quello dei morti si mescola con l’incenso
- Le donne lottarono molto finché gli furono dati gli stessi diritti

c. Scivoloni di verbi
- (Ancora non sempre rispettata la coerenza dei tempi verbali)
- Speriamo che un domani le cose non cambino ma che tendino (ach!) solo a migliorare
- Il poeta riteneva che erano
- L’uomo invece era considerato un adultero se si fosse rapportato con una donna libera, nonostante egli sarebbe legato in matrimonio.

d. La sintassi si inceppa e fa acqua
- Noi oggi godiamo di diritto che le nostre antenate hanno lottano per ottenerli
- La donna doveva portare una tunica che coprisse ogni parte del loro corpo
- Dice che, sin dal giorno in cui le istituzioni della comunità, matrimonio, leggi e religione, permisero all’uomo di sottrarre i propri morti agli agenti atmosferici ------(manca il verbo). Le tombe erano ecc.
- Ugo Foscolo, essendo il massimo rappresentante del Neoclassicismo italiano, con quest’opera ed i suoi numerosissimi richiami al mondo classico è inevitabile da parte sua l’utilizzo di latinismi.
e. La punteggiatura è spesso sbagliata


COMPETENZA IDEATIVA E LESSICALE-SEMANTICA
a. Organizzazione delle idee e dei contenuti: “rivedere”
- I temi di ordine generale appaiono documentati rispetto alla “donna romana”, ma molto generici e a volte imprecisi o errati relativamente all’attualità . Non basta scrivere qualche cosa per sentito dire!
- Le analisi del testo presentano a tratti fraeintendimenti ed errori di comprensione
- A volte il tema è privo di introduzione, o di conclusione.
- Nel saggio breve non è chiara la tesi da sostenere.

b. Il lessico è un cimitero di segni rossi

I termini sono spesso impropri o non rispettano la “solidarietà semantica”; in qualche caso sono inventati, o sono posti tra virgolette perché chi li ha scritti capisce che non sono contestualmente corretti
- La classe maschile
- Le conseguenze precipitano
- Fa il passaggio
- Foscolo, studioso di letteratura classica e preromantica
- Pudicità
- Essa era completamente sottostante (riferita alla donna)
- Far sentire le lamentele (riferito ai morti dei cimiteri medievali. Forse contestavano la qualità del cibo)
- Strofa 114 (I sepolcri hanno 295 versi)
- Foscolo può essere collocato sia nel preromanticismo sia nel neoclassicismo (troppo schematico)
- Ha il compito di contrapporre i sepolcri medievali da quelli classici
- Per questo la scrittrice ebbe una forte discussione con i grandi del passato, come Rosseau (nel senso che si fece una gran litigata?)
- Non so per quale motivo dopo 2000 anni di perseguimento di un modello…
- Certo, adesso la donna può uscire tranquillamente
- Quando la donna tradisce viene “sparlata”
- Esistevano due tipe differenti di donne (“c’era un tipo di colore” “che tipo di colore?” “un tipo di colore nero” – Aldo, Giovanni e Giacomo)
- Grazie al matrimonio privilegiava di più considerazione

Ecc.ecc.

6 commenti:

  1. Chi scrive bene è scientificamente sospetto. Theodor W.Adorno

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  2. Nel tema dello scorso sabato ho fatto degli errori che sono pure citati qui sopra. Molti sono errori di distrazione, per esempio il perche senza l'accento! Altri invece perché, andando un po' di fretta, non riuscivo a trovare il modo giusto per esprimere quello che intendevo dire, infatti cerco di aiutarmi spesso col dizionario dei sinonimi. Riguardo l'approfondimento, mi sono resa conto di non aver scritto tutto giusto, purtroppo non ho avuto modo di riscriverlo in bella e quindi di rivederlo per bene, perché spesso mi accorgo degli errori quando trascrivo nell'altro foglio. Cercherò comunque di fare più attenzione, dovrei rileggere di più quello che scrivo.

    p.s. Riguardo il saggio breve, mi sono accorta pure io che la fine è troppo breve. Purtroppo non è la prima volta che mi capita, non so perché ma non riesco a scrivere più di tanto nelle conclusioni.

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  3. A Francesco dico: con questo blog sei insuperabile. Dove hai scovato quella "straordinaria" citazione :-)? (a parte il fatto che mi sono sempre sentita un po' scientificamente sospetta, in effetti...)
    A Giulia dico che ha fatto un'analisi perfetta, che tra l'altro mi ha dato anche un'utile indicazione: dovete rivedere il testo, prima della mia correzione. Bastano 10 minuti a mente fredda, il giorno dopo; in ogni caso, come dice Giulia, la revisione è INDISPENSABILE (è qui che avviene il controllo dell'errore).
    Ora di cena, ma dopo se posso torno, per commentare gli altri saggi, ed una cosa che ho in mente.

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  4. Io sono d'accordo con tutto ciò,ma il problema(specialmente il mio) che dopo 2 ore di tema è difficile controllare gli errori perche' purtroppo non si riescono a trovare. Inoltre per chi ha molti problemi con il lessico e sintassi ed è consapevole che spesso fa determinati errori quando si corregge e si occupa ha controllare solo quelli, inconsapevolmente ne commette altri ancora più banali! secondo me è questa la grande difficoltà.

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  5. Personalmente il mio è soprattutto un problema legato al tempo, specialmente se si tratta di svolgere l'analisi di un testo, nella quale è necessario seguire un determinato percorso senza tralasciare ciò che viene richiesto e, magari, aggiungere considerazioni personali. Infatti spesso mi trovo a dover "comprimere" le mie idee in poche righe, per paura di non riuscire a concludere in tempo il tanto temuto approfondimento, rischiando così di scrivere periodi in cui soggetti e verbi se ne vanno a spasso creando non poca confusione! Per il saggio breve la questione è un po' più...delicata...perchè dietro ogni frase ci sono uno sforzo ed un lavoro non indifferenti che, come è naturale che sia, richiedono tempo.

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