domenica 23 gennaio 2011

Storia di una ragazza e del suo Maggiordomo

Chiedo scusa se il capitolo è corto,ma mi hanno tolto un'altro dente,e nel mentre lo facevano mi è arrivato un calo di zuccheri. Poi arrivato a casa ho scoperto che ho perso alcuni file,e ancora adesso sto scaricando ç.ç
Sembra quasi che le leggi di Murphy si siano accanite su di me Venerdì.
Beh detto francamente non avevo molta voglia di scrivere,però ho detto che lo postavo ogni settimana di domenica...
_________________________________
Capitolo 6

Nella sala giochi intanto lo scrittore e Jack stavano discutendo mentre stavano giocando
"Secondo lei che cosa la spingerebbe?".Chiese lo scrittore
"Uh?"
"Insomma che cosa spingerebbe un essere umano ad ucciderne un altro?"
"E' semplice,istinto di sopravivenza,o per interessi economici,ma sfortunatamente oramai le due cose coincidono. Praticamente uccidere prima di essere uccissi. In pratica i più deboli muoiono".Gli rispose Sutcliffe
"Capisco..."
Continuarono a giocare per altre due ore,poi il giocatolaio si alzò dalla sedia e disse:"Mi dispiace ma dovrei andare un attimo in bagno". Stava per aprire la porta,però venne fermato dallo scrittore che gli disse:"Aspetti,non è meglio che chiami Samuel?"
"No...non voglio disturbarlo per una cosa del genere".Gli rispose
"Ma...".Lo scrittore stava per continuare ma venne zittito da Jack che disse:"Non si preoccupi,me la porterò appreso". Mostrò la campanella e se la rimise in tasca,per poi andarsene dalla stanza.
Subito dopo essere uscito dalla stanza e pensò:"(Bene...Ora devo solo trovare la stanza in cui c'è la ragazza e fare quel che devo fare. Se lei muore noi possiamo prendere il tutto)"
Iniziò a camminare cercando di ritrovare la strada.
Camminava oramai da un ora e oramai si era arresso al fatto che non troverà mai la strada,aveva già aperto molte porte però non era quello che stava cercando. Aveva notato che erano tutte uguali,un letto con vicino un comodino ed un armadio. Era incredibile ne avrà aperte quante?Cento?Forse anche di più,eppure erano tutte uguali,considerando che ci doveva essere almeno un bagno,poi c'è la sala giochi,il salone,l'entrata,insomma secondo le leggi della probabilità ne avrebbe almeno dovuta trovare una di quelle. Alla fine disse un po' seccato prendendo la campanella dalla tasca:"Uff,non posso fare altrimenti".E la scosse un pochino per farla suonare. Però non ci fu nessun suono,Sutcliffe esclamo guardando sotto la campanella:"MA che..?!"
Non c'era il batacchio,come poteva suonare in quel modo. Poi gli venne in mente una cosa,e se lo avesse tolto il maggiordomo sapendo quello che avrebberò fatto?No...Quando gli e l'aveva data suonava...Allora come?
Era disperso in un labirinto praticamente,e doveva uscirne. Iniziò freneticamente ad aprire tutte le stanze una ad una,ma era sempre la stessa,era impossibile come cosa. Decise di mettere una sua scarpa come riferimento,almeno avrebbe saputo se ritornava nello stesso punto. Iniziò a camminare di nuovo,camminò per quanto?Due ore?Tre ore?Oramai non lo sapeva neppure lui,in quel luogo il tempo non valeva niente. Oramai non controllava neppure più che cosa c'era dietro le porte.
Oramai gli sembrava che fosse da giorni che stava la,era l'unico modo per spiegare il fatto che stava dimagrendo a vista d'occhio. Più avanzava più dimagriva. Oramai gli si vedevano le ossa,però nonostante tutto continuava a camminare,curvo su se stesso continuando a dirsi:"Non posso morire qua,se c'è la faccio diventerò ricco". Tutto a un tratto sentì una voce,come se venisse dalla sua testa,non capiva da dove veniva. Disse una sola parola:"Rinuncia..."
"A che cosa?!".Urlò Jack in un impetto di rabbia
La voce non faceva nient'altro che dire:"Rinuncia..."
"Ah!Ho capito quello che vuoi!Vuoi le mie ricchezze!Vuoi i miei soldi,vero?!".Oramai stava perdendo pure la sua sanità mentale
"Rinuncia...".Il tono della voce oramai si faceva sempre più forte,più assordante
"No!Ucciderò prima la ragazza,poi mia moglie,in tal modo sarà tutto mio!!!".Dopo quelle parole Sutcliffe cominciò a ridere,un riso folle,e continuò a dirsi camminando:"Non posso morire...non posso morire...non posso morire..."
La voce stette zitta a quelle parole. Oramai si potevano vedere le ossa,e si potevano contarla una ad una. Fece un colpo di tosse e ne fuoriuscì sangue,tanto. Si doveva appogiare al muro per poter continuare a camminare. Oramai non ci vedeva quasi più,non distingueva più colori. Si accasciò al suolo guardando dritto a se. L'ultima cosa che vede era un Lupo,pelle e ossa e con il pelo che era praticamente inesistente,aveva uno sguardo affamato. Jack Sutcliffe fece il suo ultimo respiro sentendo le parole di quella voce:"Qual'è l'Imperatore più malvagio del mondo,ma nonostante questo nessuno gli si ribbelerà MAI?".Fece una pausa e continuò:"Il denaro!Oramai ne siamo tutti schiavi ci uccidiamo e vendiamo per esso".
Ma l'unica cosa a cui pensava il giocatolaio erano i suoi averi.

Nessun commento:

Posta un commento