mercoledì 6 ottobre 2010

Lo stato dell'Arte

Se siete d'accordo proverei a fare il punto della situazione. (E piccola sfida: chi è il pittore della foto?).
Ho proposto di lavorare con le ITC, e voi avete mostrato interesse.
Ogni volta mi chiedete "se si va giù", intendendo l'aula del proiettore.
Ho aperto un blog, che discretamente visitate e utilizzate, ma che langue in termini di potenzialità, o ricchezza. Magari vi piacciono le cose essenziali.
Intanto questa attività con la Rete e il nostro blog si è intrecciata con vari discorsi: dal canto di Ulisse, alla Finlandia e i Finlandesi dai denti sani, all'uso delle tecnologie informatiche, alla società della conoscenza, al manierismo, alle sfide scritte in sanscrito antico, per arrivare ad Umberto Eco, intervistato sulla scuola.
E oggi, si è discusso sulla natura dell'Arte, e le sue finalità.
Abbiamo detto: per molti l'arte è anche rottura, provocazione, ricerca.
Fra "Pulce sulle poppe di bella donna" e i tagli di Lucio Fontana c'è forse molto in comune.
Vorrei che usaste il blog, e la Rete, per discutere di questo, per esempio.

E quindi arriviamo al punto.
Abbiamo 25 ore. Ormai solo 20. Come le strutturiamo? Come sperimentiamo?
Io qualche idea ce l'ho, e voi?
In Rete di trovano altre esperienze di altre scuole da conoscere e magari riprendere?

3 commenti:

  1. stima immensa per Dalì,(non si direbbe ma so chi sia) quello de: "La persistenza della memoria",gli orologi andati a male... comunque credo che ci sia molto anzi moltissimo in comune tra "tagli" e "pulci" per essere degli innovatori ci vuole un po' di puro narcisismo alla Salvator, andare esattamente contro corrente e fare l'esatto opposto che indicano i canoni dell'Arte e del bello del tempo. Jimi Hendrix diceva che se tutto e tutti ti sono contro vuol dire che si è sulla giusta strada, in fondo lui è diventato il Dio della chitarra non perché suonasse bene ma più che altro riuscisse a emozionare anche suonando con i denti una chitarra da destro nonostante fosse mancino... quindi viva "l'anticonvenzionalismo" viva l'Arte!

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  2. non si direbbe, ma io alla vostra età non sapevo chi fosse Dalì, forse perché venivo da una famiglia "semplice", come si dice ora (né vacanze, né mostre, né colti professionisti a cena), forse perchè noi ragazzi del baby boom avevamo pochi strumenti conoscitivi, rispetto a voi.
    Ma allora spiegatemi un problema: perchè la vostra generazione, che in teoria conosce e sperimenta molte cose di più della nostra, appare a molti osservatori più ignorante e passiva di quelle che l'hanno preceduta.
    Magari non è vero.
    O magari è davvero così e Francesco fa parte di un'elite?
    Continuo a parlare per domande...

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  3. non era troppo difficile come sfida e comunque se ci clicchi sopra appare una finestra dove c'è scritto "Salvador-Dalì.jpg" ... .
    Secondo me tutte le generazioni tendono a ritenere più ignoranti quelle successive... anzi addirittura credo che basti solo qualche anno di differenza già per notare questa cosa.
    Ho provato a dare una spiegazione a questa mia tesi... Forse ogni generazione non trova in quelle succesive le stesse conoscenze, le stesse vie percorse in gioventù,le setesse esperienze... o semplicemente ha paura di diventare obsoleta? ... in ogni modo se la mia tesi fosse valida ritengo che la longevità degli esseri umani sia solo una cosa dannosa per il progresso e lo sviluppo della società umana poichè i giovani si sentirebbero continuamente ritenuti degli ignoranti e non verrebbero lodati per le loro nuove scoperte.
    Concludo il mio commento dicendo che forse le nuove generazioni hanno obbiettivi che si discostano sempre più da quelle precedenti, obbittivi che non è detto che siano meno prestigiosi di quelli precedenti. In questo verso si spiegherebbe la preparazione ESTREMAMENTE più completa sulle tecnologie delle nuove generazioni. Come dice lei il primo sa usare internet meglio di noi... probabilmente noi come dice lei.. saremo meno "ignoranti" in altre cose come la lingua... ma non è detto che nella vita moderna sia più importante una preparazione linguistica rispetto ad una tecnologica... sotto questo punto di vista potremmo essere noi gli "ignoranti"

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