giovedì 23 settembre 2010

un sentiero verso la luna

Esco dal supermercato e il naso guarda in su. C'è una luna incredibile, grande, gialla, in mezzo ad un cielo blu cobalto. Sono esattamente questi i momenti in cui mi chiedo "Ma quant'è bello vivere?" e la risposta non c'è, perché è troppo grande.
Gli ultimi vostri post, tutti interessanti, mi impongono una sintesi, mi vengono giù valanghe di cose da dire, di proposte, perché poi questo è un sentiero nuovo, che ho intrapreso con la precisa volontà di procedere senza sapere dove. Si vedrà "facendo".
Però alcune idee cominciano a venire, ma quasi quasi le nascondo, sto zitta, aspetto le vostre.

Ecco, forse farò così: aspetterò le vostre. (Forse)

E quindi ora piuttosto faccio un'altra cosa.
Vi segnalo il link della mia prima idea di blog:
paolarocchi.blogspot.com - Si chiama "via galilei n.1", vi suggerisce niente?

E' quasi tutto merito del mio prof - tale editor.
Lui ha messo foto, video e quasi tutti i post.
Uno lo dovete vedere.
Cercate fra i post di luglio (i libri della matematica, o qualcosa del genere), cercate delle foto in bianco e nero, che scorrono. Guardatele, più volte. Guardate quei volti, quel "luogo".
E considerate: in quella scuola (la nostra scuola quasi trent'anni fa) non c'era NIENTE.
O meglio c'eravamo solo noi, i professori, Nello il Bidello, i banchi, le sedie e le lavagne.
Eppure quella scuola, in quegli anni, con quel fermento, con quei prof giovani, fu un luogo bellissimo, ricco, traboccante!
Non era la Finlandia, eppure era una scuola capace di insegnare moltissimo, perché evidentemente può succedere, eccome.
Come un po' ha detto Francesco.

Anche a me piacerebbe molto avere una scuola più tecnologica, perfetta.
Ma non avrebbe senso, senza tutto quello che siamo pronti a dare noi.

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