venerdì 6 aprile 2012

Correzione dei temi di marzo

PER BREVITA’, DEI TEMI VERRANNO EVIDENZIATI SOLO ALCUNI PARTICOLARI

TEMA 1

“le opere di P. e S. possono essere considerate a metà tra ‘800 e ‘900”

E’ un’affermazione da considerare con cautela; è vero che Pirandello e Svevo manifestano dei legami con la cultura dell’800, ma sono profondamente innovativi, a meno che non si voglia avvalorare l’equazione Novecento = avanguardia, che è però sbagliata. In questo senso sarebbe vero: in effetti quelle di P.e S. sono opere innovative, ma non d’avanguardia (che è molto più dirompente. Ad esempio nel “monologo interiore” di Zeno Cosini riconosciamo una logica; nelle opere surrealiste di beton, ad esempio, venivano raccontati dei sogni – fori da ogni logica, o meglio con una logica onirica)

ATTENZIONE: il monologo interiore di Zeno e molto più strutturato rispetto al FLUSSO DI COSCIENZA dei personaggi di Joyce:

“quasi a se stanti” – attenta, il pronome va accentato

TEMA 2
Ha un unico difetto, però non marginale: il tema chiedeva di parlare di “crisi”, e questo aspetto è stato poco trattato. (crisi rispetto al mondo che a cavallo dei due secoli sta mutando rapidamente, come non era accaduto per secoli; crisi dell’identità del soggetto, dopo Darwin e Freud; crisi dell’intellettuale che si sente sempre più mercificato, e ormai non più Vate


TEMA 3

“P. aveva una filosofia di vita che oscillava nel contrasto tra vita e forma”

Non è la filosofia che oscilla… meglio scrivere: “rimarcava l’oscillazione tra vita e forma”

“Italo svevo invece al contrario di Pirandello era un naturalista e credeva, secondo le regole di darwin al progresso”

La definizione è così netta da essere errata! Da dire meglio.
Inoltre Darwin non fornisce “regole” , ma “analizza leggi naturali”, semmai

ERRORI LESSICALI

TEMA 4
Il tema si concentra poco sul concetto di crisi; inoltre: imprecisioni lessicali.
“la filosofia di Pirandello si divide” (ACH)

A parte qualche raro caso, non è opportuno usare il verbo “dividere” quando si parla di stile, o pensiero, o visione del mondo – elementi troppo complessi per presentare DIVISIONI NETTE.

ES. “La filosofia di Pirandello evidenzia/si basa/ mostra la dicotomia fra vita e forma”

“da in beneficenza tutti i suoi averi” attenta all’accento del verbo di terza persona. Egli dà


TEMA 5
“Nelle novelle lui ci racconta la crisi del soggetto e ce ne parla attraverso due diverse ambientazioni”

Poiché il tema chiedeva appunto di spiegare la crisi, qui la natura e le manifestazioni di tale crisi andavano SPIEGATE”

Loro non si integrano ne con la società ne con gli altri”,
la congiunzione correlativa negative va accentata!! Né…nè



TEMA 6
"Già nel 1909 Marinetti pubblicò il manifesto del futurismo, egli ne è infatti il maggior esponente"….di cui è il maggior esponente

"Rappresentano nelle loro opere il surreale e il sogno (nel suo aspetto onirico)"
Onirico significa “di sogno”...

A parte imprecisioni lessicali, sono presenti delle scorrettezze (il futurismo successivo al Decadentismo) o mancanze (era necessario citare anche le neoavanguardie e la cosiddetta letteratura del dissenso) concettuali

TEMA 7
"Queste tre avanguardie hanno in comune la loro trasversalità e la loro voglia di rottura"

Qui il termine “voglia” è di registro troppo basso, improprio. Un movimento letterario non può esprimere una “voglia” , ma un “intento”

"Le tre avanguardie […]formano la letteratura del dissenso"

“Formare” è come “dividere”, troppo schematico, meglio espressioni come “diedero vita”

IL VERBO INIZIALIZZARE ha per ora solo un significato nell’ambito dell’informatica, e non è sinonimo di iniziare



TEMA 8

"Nasce un nuovo termine ,“pirandelliano”, ovvero paradossale, che sviluppa appunto nuove tematiche mai affrontate prima e che con la narrazione di queste storie paradossali viene messa in risalto al fine del naturalismo".

C’è un uso improprio della congiunzione “e” che rende oscuro il periodo – Da considerare sempre che la congiunzione “e” deve legare cose uguali, qui invece c’è un cambio di struttura sintattica.

"Lui infatti non si ispira-"
Meglio usare “egli”

"Nel quale sviluppa tematiche mai usate prima"
Il termine è improprio, non si “usano” tematiche, ma si” affrontano”

"Era un autore che, diversamente dagli autori precedenti, appoggiava la scienza e i suoi sviluppi".

DA dire meglio, così è impreciso

TEMA 9
"Anche nei suoi romanzi più importanti vi sono ulteriori nuove caratteristiche come l’abbandono del canone dell’impersonalità con un narrazione in prima persona e ricca di soggettività".

Uso improprio di “e”

"Il maggior numero di novità le troviamo però ne “la coscienza di Zeno”
E’ solo una sfumatura, ma è sempre meglio non usare termini “quantitativi”

TEMA 10
"Per quanto riguarda la letteratura, con il ‘900 abbiamo la fine delle grandi narrazioni".

E’ un’affermazione inesatta:
1) Il fenomeno non riguarda tutto il Novecento, ma solo gli ultimi decenni.
2) L’espressione “fine delle grandi narrazioni” va spiegata, e virgolettata.

TEMA 11
“La cultura di massa e l’industria culturale cercano una letteratura o comunque un prodotto che piace a tutti e vogliono eliminare il rapporto fra le classi sociali”

Sono due errori di lessico. “piace” è di registro troppo basso. Non è possibile che abbiano l’intento di eliminare “il rapporto” fra le classi, ma semmai il “dislivello”

“La cultura di massa si manifestò con più vigore in Italia nel 1954 con l’avvento della televisione in bianco e nero. L’opinione pubblica era a favore ……………….mentre il mondo intellettuale si spaccò in due, per chi era a favore e chi no”

Termini impropri

“L’industria culturale eliminò del tutto il rapporto classista e permise a tutti l’acquisto di un libro, non tanto riguardo al prezzo, ma soprattutto riguardo i contenuti infatti erano fallite le grandi narrazioni”
Vedi sopra su “rapporto classista”, l’espressione “fine delle grandi narrazioni”, in genere è virgolettata e va spiegata.


TEMA 12
“ il periodo dei nazionalismi; qui si cerca ed in seguito si è riusciti a mettere una nazione, con il proprio popolo, contro l’altra proprio grazie a quegli interessi sopra citati , come ad esempio lo sport”

Quando legge, un lettore sviluppa delle attese, in base ai segnali del testo, se questi segnali sono contraddittori, o imprecisi, il testo “non funziona”.
la parola “nazionalismi”, fa pensare alle guerre;
anche “una nazione contro l’altra” fa pensare a conflitti mondiali e sanguinosi.
In questo contesto, allora, l’esempio dello “sport” disattende le attese e risulta sproporzionato (“ma come, solo lo sport…”)

…”come cultura di massa e industria culturale. Questi due termini indicano che la letteratura e gli stessi letterati perdono il loro ruolo e significato”

Il termine è troppo deciso e definitivo; non “perdono”, ma “vedono entrare in crisi”, “vedono sminuire” “rischiano di perdere” ecc. SFUMATE

"Nel 1963 un gruppo di intellettuali si riunisce per cercare di risolvere questo e altri problemi legati all’ambito culturale, cercando di tornare a scrivere una letteratura più colta, in cui compare l’influenza dei grandi classici".

C’è stato un fraintendimento; non era questo il fine del Gruppo ‘63!

“Un’altro”

TEMA 13
Il tema ha un difetto fondamentale: riporta, anzi elenca, le caratteristiche dei movimenti di avanguardia, ma non dà una definizione critica e non risponde alla traccia, che appunto chiedeva una valutazione (il Novecento può essere considerato il secolo delle avanguardie?)

TEMA 14
“Ossia si scrive ciò che il commercio chiede”
… il mercato chiede

“Il Pasolini” L’articolo non si usa per i contemporanei, in ogni caso sta uscendo progressivamente dall’uso.

“questo periodo non va visto come un periodo negativo ma questa “ industria culturale” ad esempio in Italia, portò a due importanti riforme scolastiche, ossia all’allungamento della scuola dell’obbligo fino alla terza media e una mutazione dell’esame di maturità, per renderlo più semplice così da abbassare il dislivello culturale fra le varie classi sociali appunto per massificare la cultura”

Il periodo è un po’ contorti; questo….questo; l’ultima frase va spiegata.

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