sabato 19 marzo 2011

Una notizia buona e due cattive


Riporto qui di seguito l'analisi dei vostri temi, conclusa da alcuni giorni, ma che, per vacanze varie, sarà riportata solo lunedì.
C'è una notizia buona: la forma appare migliorata.
...E ci sono due notizie cattive: sebbene migliorata, in generale non macano errori nella forma. Inoltre la parte "ideativa", cioè quella relativa ai contenuti, e quella"lessicale" (ai termni usati) appaiono ancora poco soddisfacenti. C'è da lavorarci su, ancora, e ancora...
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CORREZIONI TEMI MARZO 2011 – IV (Scrivere bene è difficile)
PREMESSA
“ E’ noto infatti come la correzione delle prove scolastiche di italiano, in particolare di quelle scritte, sia più labile e tendenzialmente benevola di quel che avviene rispetto a discipline come matematica, latino, lingua straniera”
(Luca Serianni- L’ora di Italiano – Laterza)


“Le considerazioni qui condotte traggono i dati di riferimento dalla “Rilevazione degli apprendimenti” svolta dall’INVALSI sugli esiti delle prime prove di Italiano degli esami di Stato dell’a.s. 2008/2009 […] Il punteggio medio dato dai correttori è stato di 9,4/15 nella competenza testuale e in quella grammaticale: e 9.2/15 nella competenza ideativa e lessicale- semantica. Siamo, in termini assoluti, in piena emergenza”
(Dossier della Rivista “Insegnare” – “Che italiano insegniamo” a cura di Mario Ambel).

COMPETENZA TESTUALE-GRAMMATICALE

Ebbene sì, gli errori ortografici non mancano mai (sebbene stavolta siano numericamente inferiori)
- poiche
- un orda, un opera, un imposizione, un epoca (COSA DEVO FARE PER CONVINCERVI CHE L’ARTICOLO “UN” DAVANTI A NOME FEMMINILE VA APOSTROFATO?
- un’arrivo (…E CHE INVECE DAVANTI A TERMINE MASCHILE NON VA APOSTROFATO?)
- a paura, a seguìto (dovevano essere verbi…)
- po
- solievo
- perche
- sara (nel senso del verbo)
- unita (d’Italia)
- da a queste (STESSO DICASI PER L’ACCENTO SUL VERBO DARE, TERZA PERSONA SINGOLARE INDICATIVO PRESENTE)

Ancora incoerenza nell’uso dei tempi verbali
-alternanza, cioè, di passato e presente, in modo che dal punto di vista testuale non si giustifica
- concordanza errata fra tempi

Ancora qualche errata concordanza sogg. Verbo, in due temi manca il verbo principale in un periodo
- “la letteratura di massa si rivolgono”
- “la letteratura dantesca e petrarchesca sono”

Migliorata la punteggiatura, ma non mancano sviste
- spesso vengono omesse virgole necessarie alla segmentazione del testo (che altrimenti rischia di apparire un flusso di coscienza)
- a volte segni di punteggiatura sono usati male; i : dovrebbero annunciare un elenco, ma se poi l’elenco si ferma a un solo “termine” , che elenco è? (“…distinguere vari tipi di letteratura: la letteratura di consumo che ha come fine appunto quello di essere consumata, e solo in maniera marginale diventare oggetto di studi critici.)




COMPETENZA IDEATIVA E LESSICALE –SEMANTICA

In realtà stavolta questo si è rilevato come l’aspetto più problematico. Dovremo cioè lavorarci maggiormente.
Rispetto alla competenza IDEATIVA
(struttura e argomenti utilizzati) va detto:
- per chi ha scelto la Tipologia A: il difetto maggiore sta proprio nell’”Analisi” (non sono state riconosciute figure retoriche e uso stilistico del presente storico) – bene invece “Comprensione” e “Approfondimento”
- per chi ha scelto la Tipologia B: il rischio è sempre lo stesso: scrivere un “collage” , o un copia-incolla dei documenti, ma non argomentare la tesi, che magari viene enunciata e poi lasciata lì, senza esempi, senza argomentazioni a supporto –COSI’ IL LAVORO E’ MONCO, ANZI SBAGLIATO; in un caso, inoltre, c’è una conclusione “da tema”: “Spero che la maggior parte…”
- per chi ha scelto la tipologia D: la traccia chiedeva di “discutere criticamente” un’affermazione, ma chi ha scelto questo tema ha solo portato degli esempi – e questo non è discutere “criticamente”

Rispetto alla competenza LESSICALE DIREI CHE QUESTA VOLTA E’ STATO IL PUNTO DI MAGGIORE DEBOLEZZA.
Sono state usate in troppi casi PAROLE IMPROPRIE, o non RISPETTOSE DELLA SOLIDARIETA’ SEMANTICA (una parola “non sta bene” accostata ad un’altra)
- per dare una conclusione - (meglio: giungere a una conclusione)
- fattore che sicuramente modifica l’uscita della tipologia - ?
- questa letteratura è anche la più difficile perché studia l’epoca e la società - (rispecchia, riproduce, racconta ecc.)
- ma soprattutto con la radio, la televisione e ora anche i libri, lo stato punta a farci divenire degli ignoranti (entità troppo vaga: che significa che“lo stato” punta a farci divenire ignoranti?)
- i tempi liberi vengono occupati in altro modo (il sintagma non esiste al plurale)
- i romanzi antichi del ‘700 (la parola si riferisce a epoche più…antiche, “l’antico Egitto, l’antica Grecia, gli antichi Sumeri..). Più di uno ha commesso questo errore
- poi c’è la letteratura d’Arte – sarebbe meglio “inoltre” – Poi è un termine piuttosto colloquiale
- un esempio è Manzoni che ha mescolato tutte e tre le categorie – troppo schematico! E poi inesatto l’uso del verbo “mescolato” – “..che è riuscito a trovare una sintesi fra i diversi approcci alla produzione del testo lettarario”
- qualsiasi sia - da evitare nella prosa rime o assonanza involontarie troppo marcate come in questo caso
- si capisce che lui possedeva un visione sociale chiusa: nella lingua scritta, esiste ancora il pronome “egli” – qui la parola “chiusa” non è ben chiara.
- L’innominato affascinato da ciò - sembrerà una sfumatura, ma la “fascinazione” si riferisce a qualcosa che produce piacere e che attrae per la sua bellezza, mentre in quel momento l’Innominato è “colpito” da ciò che non riesce a spiegarsi e che lo turba;
- Nel testo viene argomentata la conversione dell’Innominato - in senso stretto, nel brano viene “narrata”, “raccontata”, descritta” – l’uso del termine “argomentare” mi sembra un “ipercorrettismo”, cioè per scrivere qualcosa che appaia più “elegante” si usa il termine improprio – Rivedere il significato del verbo “argomentare”

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